Close Menu
    What's Hot

    Valtenesi in Rosa 2025

    29 Maggio 2025

    Müller Thurgau : Vino di montagna – 38a Rassegna Internazionale

    14 Maggio 2025

    Festeggiamo i 50 anni di Bronner & Solaris. Evento PIWI con degustazione, masterclass e conferenze

    8 Maggio 2025
    Facebook X (Twitter) Instagram
    L'indovino
    Subscribe Login
    • Home
    • Filosofia
    • Vini
      • Rossi
      • Bianchi
      • Rosè
      • Metodo classico
      • Metodo Italiano (Martinotti)
      • Metodo Ancestrale e Rifermentato in Bottiglia
      • Passiti
      • Dolci e da Meditazione
      • Orange Wine (Amber Wine)
    • Manifestazioni
    • Cantine
    • Scritti di Vini
    • Anteprime
    • Degustazioni
    • Classifica Annate
    • Calendario Eventi
    • Attività
    • Contatti
    L'indovino
    Home » Azienda Agricola Piccinin Daniele: Muni Montemagro 2017 (BIO)
    Bianchi

    Azienda Agricola Piccinin Daniele: Muni Montemagro 2017 (BIO)

    14 Maggio 2019Aggiornamento:28 Novembre 2023Nessun commento2 Minuti a Leggere
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr WhatsApp VKontakte Email
    Condividere
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email
    7.1
    • Profumo 6.8
    • Gusto 7.2
    • Emozione 7.5
    • Bevibilità 6.6
    • Colore 7.5
    • Le Classificazioni Degli Utenti (0 Voti) 0

    Aspetti Positivi:

    Colore: paglierino chiaro dai riflessi luminosi; Profumo: zafferano, ginestra, nocciola; Gusto: ampia testa, corpo con ampia struttura, sapido, ma con cenno di mela renetta, fresco, con spalla acida importante ma particolarmente piacevole ed intrigante, coda lunga sinuosa abba spessa dai toni di pompelmo rosa e nocciola tostata. leggermente ancora giovane EMOZIONE: UNA BELLISSIMA E RARA DURELLA FERMA

    Aspetti Negativi:

    leggermente giovane

    Cantina:

    Azienda Agricola Piccinin Daniele

    Nome:

    Muni Montemagro

    Annata:

    2017

    Gradazione:

    14g

    Provenienza:

    via governi, 4, 37035 San Giovanni Ilarione VR

    Prezzo medio:

    CIRCA 13-15 EURO

    La storia della famiglia Perini inizia indietro nel tempo, nei primi del novecento, i bisnonni acquistarono i vigneti dalla Chiesa, allora proprietaria di numerose terreni. La maggior parte degli agricoltori che utilizzavano tecniche spartane sia in vigna che in cantina, capirono le potenzialità di queste uve, di cui la Santa Maria è sicuramente la protagonista; uva dolce non stucchevole, coltivata  in un terreno sabbioso derivante dalla presenza del mare ritiratosi  milioni di anni fa, e dalla presenza di calcare, con inclusioni di fossili marini.

    Il padre Enzo tramandò gli insegnamenti ai figli, tra cui l’antica tecnica dedicata all’appassimento delle uve; trascorsero gli anni e grazie all’aiuto del fratello Luigi, oggi scomparso, l’azienda si ampliò, fu una delle fondatrice della DOC di Vigoleno e sostenitrice del mantenimento di un disciplinare restrittivo di sole uve locali.

    Tre ettari e mezzo a vigneto di proprietà, dislocati in più parcelle nel comune di Vigoleno e Bacedasco, di cui 1.5 ettari atti alla produzione del dolce nettare, in particolare di uva Santa Maria che compone circa il 60% del vin santo dell’azienda, di cui una vigna di 70 anni funge da madre per la selezione massale (si scelgono i soggetti con le caratteristiche migliori all’interno di un vigneto, si controllano prima della vendemmia le viti e gli eventuali attacchi di parassiti o virosi e si prelevano nel periodo della potatura invernale le marze – parte della vite che porterà foglie e frutti- adatte per l’innesto sulla talea americana) dell’azienda ed anche per  altri produttori, in quanto non esiste un vivaista che produce le barbatelle di questi rari vitigni; questo è anche uno dei motivi che ha portato progressivamente all’abbandono della produzione del Vin Santo di Vigoleno

    EMOZIONE: DENSO E SPEZIATO

    Degustazione: presso l’azienda 05/08/2019 con la proprietaria

    Daniele Piccinin nasce ristoratore. Un giorno, tra le tante bottiglie che gli capita di assaggiare, incappa in un vino di Angiolino Maule (presidente e anchorman di VinNatur – Associazione di Vignaioli Naturali). Ne resta profondamente colpito per la distanza rispetto a tutto ciò che aveva assaggiato sino ad allora. Decide di andarlo a trovare per approfondire la sua via al vino. Ricorda ancora la semplicità con cui Maule gli disse ” Si schiaccia l’uva e diventa vino”. Inizieranno 4-5 anni di  frequentazione per poi prendere la decisione di camminare con le proprie gambe. Siamo a San Giovanni Ilarione, in provincia di Verona, nella Lessinia area a nord est di Verona. La viticultura puntella i fianchi delle colline dai 200 ai 500 metri di altezza.Terreni molto calcarei con argilla e terra nera vulcanica.

    Nel 2006 nasce il primo bianco di Daniele da una vigna in affitto di Chardonnay e una di Durella. Sceglie di prenderle nella contrada Muni, dove nacque suo nonno che per primo fece vino in famiglia.

    E’ una scelta mirata: mantenere il legame con la terra delle sue radici e recuperare una varietà che sta scomparendo come la Durella (vitigno esistente in zona da più di mille anni e che un tempo prendeva il nome di rabiosa per la sua tipica freschezza – ad oggi ne rimangono nell’area solo 330 ettari su un totale di 3000 vitati preferendosi invece impianti a Muller Thurgau e Pinot Grigio). Sino al 2009 coltiva uva e vinifica da Angiolino Maule. Nel 2010 finalmente il primo vino fatto nella propria cantina. La produzione totale è solo di 12.000 bottiglie. (tratto da Decanto.it)

    Obiettivo finale dell’azienda è permettere alla natura di essere in armonia con se stessa.

    Il bianco Montemagro prende il nome dal Monte dove si trova la vigna. Magro appunto per la composizione del suolo asciutto e povero, dove la Durella ha trovato il suo ambiente competitivo.

    EMOZIONE: UNA BELLISSIMA E RARA DURELLA FERMA

    Degustazione Vinatur 2019 del 07/04/2019 Gambellara (VI)

    Condividere. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr WhatsApp Email
    Articolo PrecedenteCantine del Frignano: Bucamante 2012 -Biologico- (malbo gentile)
    Prossimo Articolo Champagne Jeaunaux Robin: Millésimé grand nots 2007 Natur (BIO)
    marcomassimi001
    • Sito web

    Correlati Posti

    7.7

    Dalle Ore: Torque (2013) -Durello Metodo Classico-Pas Dosè-66 Mesi -Biologico-

    24 Marzo 2021
    7.2

    Milic Zagrski: Bezga 2016 linea Lune – Carso (TS) –

    14 Gennaio 2021
    7.7

    Terre di Balbia- Balbium- Rosso 2009 IGT Calabria (Vitigno: Magliocco dolce)

    20 Novembre 2020
    7.9

    Cantine di Gallura: Canayli VT (vendemmia tardiva) 2015 Vermentino di Gallura DOCG

    20 Novembre 2020

    Lascia Una Risposta Annulla Risposta

    Articoli Recenti
    7.7

    Dalle Ore: Torque (2013) -Durello Metodo Classico-Pas Dosè-66 Mesi -Biologico-

    24 Marzo 2021
    7.2

    Vignato: Gambellara (VI)

    13 Marzo 2021
    7.5

    Muni: San Giovanni Ilarione (VR) – Monti Lessini-

    20 Febbraio 2021
    7.8

    Bellaguardia: Montecchio Maggiore (VI) Monti Lessini

    24 Gennaio 2021
    7.2

    Milic Zagrski: Bezga 2016 linea Lune – Carso (TS) –

    14 Gennaio 2021
    Facebook X (Twitter) Instagram Pinterest
    • Privacy Policy
    © 2025 Lindovino. Realizzato da Maxim Web Design.

    Il tipo di cui sopra e premere Enter per la ricerca. Premere Esc per annullare.

    Accedi o registrati

    Bentornato!

    Login o {registrazione}.

    Hai perso la password?

    Registrati Ora!

    Già registrato? Login.

    A password will be e-mailed to you.