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Per la prima volta un’evento dedicato interamente al vino pugliese più conosciuto, viene realizzato in terra emiliana. Il Primitivo, vino rosso d’eccellenza prodotto nello stivale dell’Enotria, che questa volta viene proposto in una specifica degustazione a tema.

Vini interessanti ed anche qualche chicca (passito) associata ad alcune specialità culinarie, hanno allietato la brevissima degustazione, che troverete nel dettaglio in questo blog, alla voce vini rossi!

Putroppo l’organizzazione dell’AIS emilia ha lasciato molto a desiderare.

La location prescelta non risulta essere, a nostro avviso, una delle più azzeccate, infatti l’Hotel Parma & Congressi è ubicato troppo fuori Parma ed è molto isolato; l’ambiente scelto per l’evento, non risulta essere migliore, infatti è una sala da ballo con poca luce e molto riverbero acustico delle pareti; per una degustazione di vini rossi non è certo il massimo. Putroppo per l’organizzazione di dettaglio non va meglio, infatti la degustazione dura solo 3 ore , dalle 16.30 alle 19.30, per circa 70 etichette in assaggio! Durante tutta la manifestazione, un gruppo tipico pugliese, sonoro e di ballerine, ci accompagnava in degustazione con la “tarantella” e la “Pizzica”, che per quanto caratteristici e capaci, impedivano qualsiasi conversazione e possibilità di concentrazione sui vini. Pane o tarallucci erano relegati in un’unico tavolo, e le sputacchiere previste erano una ogni 5 tavoli; poi lo svuotamento simultaneao senza preavviso, lasciava il degustatore con il sorso in bocca fino al ritorno delle stesse.

Il servizio cortese e competente, come spesso accade agli eventi AIS, non viene preventivamente informato sulle caratteristiche dei vini in mescita, e questo lascia all’intraprendenza del singolo sommelier aggiornarsi via internet o con le scarne schede che pochi produttori forniscono.

Anche il piccolo calice dalla stretta bocca, fornito dall’AIS, risulta inaproppriato per degustare vino Primitivo, che mediamente ha una gradazione dai 15°-16° vol. con annate che partono, a calare, dal 2015.

La poca pubblicità per un’evento così particolare, l’organizzazione associata al prezzo non molto consono di 20 euro ( per 3 ore di degustazione con 5 euro di cauzione per un calice errato), non rendono particolarmente attraente la manifestazione.

Si può comunque affermare che un’importante ed interessante evento di tale particolarità, se organizzato più professionalmente e con competenza potrà avere sicuramente delle grandi potenzialità per il futuro, senza lasciare , come spesso accade, il salvataggio dell’evento ai singoli e capaci sommelier “di tavolo”!

L’INDOVINO