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Profumo 6.7
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Gusto 7.2
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Emozione 7.0
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Bevibilità 7.0
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Colore 7.0
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Le Classificazioni Degli Utenti (0 Voti)
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Aspetti Positivi:
Colore: ambrato medio luminoso; Profumo: pesca gialla matura, fiori d'arancio, leggero sentore affumicato, cannella; Gusto: ampia apertura corpo strutturato, miele tiglioa, acidità elegante con i toni zuccherini, alculicità presenta ma non invasiva, caldo, coda di media struttura, sinuosa, lunghissima con note di mela annurca, mandorla tostata, e finale di lieve balsamicità di eucalipto; EMOZIONE: ARMONICO, ELEGANTE, CATTERISTICO
Aspetti Negativi:
Cantina:
CANTINE IELASI
Nome:
Greco di Bianco
Annata:
2010
Gradazione:
14,5° + 3° (eventuali gradi dichiarati con zucchero non disciolto totalmente-vedi sito cantina -) normalmente sui 17°/18° complessivi
Provenienza:
Piazza Stazione, Lungo Ferrovia - 89032 Bianco (RC) +39 347 7015285 | +39 338 1333762 info@cantineielasi.com P.I. 02152610800
Prezzo medio:
CIRCA 12,00 EURO (BOTTIGLIA DA 50 CL)
La storia della famiglia Perini inizia indietro nel tempo, nei primi del novecento, i bisnonni acquistarono i vigneti dalla Chiesa, allora proprietaria di numerose terreni. La maggior parte degli agricoltori che utilizzavano tecniche spartane sia in vigna che in cantina, capirono le potenzialità di queste uve, di cui la Santa Maria è sicuramente la protagonista; uva dolce non stucchevole, coltivata in un terreno sabbioso derivante dalla presenza del mare ritiratosi milioni di anni fa, e dalla presenza di calcare, con inclusioni di fossili marini.
Il padre Enzo tramandò gli insegnamenti ai figli, tra cui l’antica tecnica dedicata all’appassimento delle uve; trascorsero gli anni e grazie all’aiuto del fratello Luigi, oggi scomparso, l’azienda si ampliò, fu una delle fondatrice della DOC di Vigoleno e sostenitrice del mantenimento di un disciplinare restrittivo di sole uve locali.
Tre ettari e mezzo a vigneto di proprietà, dislocati in più parcelle nel comune di Vigoleno e Bacedasco, di cui 1.5 ettari atti alla produzione del dolce nettare, in particolare di uva Santa Maria che compone circa il 60% del vin santo dell’azienda, di cui una vigna di 70 anni funge da madre per la selezione massale (si scelgono i soggetti con le caratteristiche migliori all’interno di un vigneto, si controllano prima della vendemmia le viti e gli eventuali attacchi di parassiti o virosi e si prelevano nel periodo della potatura invernale le marze – parte della vite che porterà foglie e frutti- adatte per l’innesto sulla talea americana) dell’azienda ed anche per altri produttori, in quanto non esiste un vivaista che produce le barbatelle di questi rari vitigni; questo è anche uno dei motivi che ha portato progressivamente all’abbandono della produzione del Vin Santo di Vigoleno
EMOZIONE: DENSO E SPEZIATO
Degustazione: presso l’azienda 05/08/2019 con la proprietaria
Le Cantine Ielasi sono state rifondate nel 2004 dalla famiglia dalla quale prendono il nome, una famiglia che da oltre 2 secoli si dedica alla produzione del Greco di Bianco. L’azienda vinicola odierna deriva da un progetto avviato agli inizi dell’800, quando alcuni antenati della famiglia Ielasi hanno avviato la produzione del vino. Sono stati loro i pionieri del culto del “Nettare degli Dei”, così come è noto il Greco di Bianco.
Il Greco di Bianco è uno dei vini più antichi d’Italia. Pare sia stato portato in Italia dalle prime colonie dei Greci, quando sbarcarono lungo le coste calabresi nel VII secolo a.C. portando con sé un tralcio del vitigno, che ha trovato nel terreno del promontorio Zefirio, oggi Capo Bruzzano, caratteristiche molto simili all’ambiente d’origine, proliferando con facilità.
Questo vino viene prodotto esclusivamente nella città di Bianco e in una porzione del comune di Casignana. È la Locride il regno di questo vitigno, la parte della provincia di Reggio Calabria che si affaccia sullo Ionio.
Recenti studi sembrano dimostrare che questo vino discenda dalle Malvasie. Di certo, il Greco di Bianco è ben radicato nel suo territorio.
Nel 1920 il Cavalier Avv. Domenico Ielasi ha proseguito la produzione di famiglia, avviata nel corso dell’800, una produzione non di largo consumo, a fini decisamente amatoriali.
Passione, cura e selezione hanno da sempre caratterizzato la lavorazione di questo vino fino ad arrivare ai giorni nostri, passando per il riconoscimento di passito DOC ottenuta con d.p.r. 18/06/1980. Rispettando il relativo disciplinare, questo vino non può essere imbottigliato e commercializzato prima di un anno dalla vendemmia, ovvero dalla sua completa maturazione.
Il grappolo del vitigno è lungo e può raggiungere una lunghezza massima di 60 cm. Gli acini presentano poca polpa e una buccia sottilissima e hanno una forma piccola e rotondeggiante.
La sua produzione è consentita esclusivamente nel territorio di Bianco, in provincia di Reggio Calabria, ad eccezione di una porzione limitrofa del comune di Casignana.
EMOZIONE: ARMONICO, ELEGANTE, CATTERISTICO
Degustazione: Bassano Wine Festival 2019 – 08-12/2019 –