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Profumo 7.0
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Gusto 7.5
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Emozione 7.2
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Bevibilità 6.7
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Colore 7.4
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Le Classificazioni Degli Utenti (0 Voti)
0
Aspetti Positivi:
Colore: paglierino medio luminoso leggermente velato; Profumo: ginestra, mineralità silicea lievi sentori di zolfo e note balsamiche di eucalipto; Gusto: media apertura, corpo di struttura elegante, piacevolmente sapido per la mineralità iodata, acidità delicata , coda media piuttosto lunga e diritta, mela renetta, salvia, pepe bianco, timo limoncello; ancora giovane EMOZIONE: ELEGANTE, MINERALE IODATO DALL'EQUILIBRATA GIOVINEZZA
Aspetti Negativi:
ancora leggermente giovane
Cantina:
Azienda Agricola Zidarich
Nome:
Kamen
Annata:
2017
Gradazione:
12°
Provenienza:
Loc. Prepotto, 23 -Duino Aurisina - Trieste - ITALIA telefono: +39 040 201223 - E-mail: info@zidarich.it - Internet: www.zidarich.it -
Prezzo medio:
circa 32- 38 euro
La storia della famiglia Perini inizia indietro nel tempo, nei primi del novecento, i bisnonni acquistarono i vigneti dalla Chiesa, allora proprietaria di numerose terreni. La maggior parte degli agricoltori che utilizzavano tecniche spartane sia in vigna che in cantina, capirono le potenzialità di queste uve, di cui la Santa Maria è sicuramente la protagonista; uva dolce non stucchevole, coltivata in un terreno sabbioso derivante dalla presenza del mare ritiratosi milioni di anni fa, e dalla presenza di calcare, con inclusioni di fossili marini.
Il padre Enzo tramandò gli insegnamenti ai figli, tra cui l’antica tecnica dedicata all’appassimento delle uve; trascorsero gli anni e grazie all’aiuto del fratello Luigi, oggi scomparso, l’azienda si ampliò, fu una delle fondatrice della DOC di Vigoleno e sostenitrice del mantenimento di un disciplinare restrittivo di sole uve locali.
Tre ettari e mezzo a vigneto di proprietà, dislocati in più parcelle nel comune di Vigoleno e Bacedasco, di cui 1.5 ettari atti alla produzione del dolce nettare, in particolare di uva Santa Maria che compone circa il 60% del vin santo dell’azienda, di cui una vigna di 70 anni funge da madre per la selezione massale (si scelgono i soggetti con le caratteristiche migliori all’interno di un vigneto, si controllano prima della vendemmia le viti e gli eventuali attacchi di parassiti o virosi e si prelevano nel periodo della potatura invernale le marze – parte della vite che porterà foglie e frutti- adatte per l’innesto sulla talea americana) dell’azienda ed anche per altri produttori, in quanto non esiste un vivaista che produce le barbatelle di questi rari vitigni; questo è anche uno dei motivi che ha portato progressivamente all’abbandono della produzione del Vin Santo di Vigoleno
EMOZIONE: DENSO E SPEZIATO
Degustazione: presso l’azienda 05/08/2019 con la proprietaria
Azienda nata nel 1988 ma il 03.07.2009 è stata inaugurata ufficialmente la nuova e scenografica cantina, scavata interamente nella roccia, per una profondità di 20 m ed uno sviluppo su cinque piani complessiv; è stata costruita interamente con risorse locali.
La nuova costruzione ospita l’intero processo produttivo vitivinicolo dell’azienda, con la cantina, la zona invecchiamento dove è stato costruito un soffitto a volte in pietra, le aree adibite alla lavorazione, e la sala di degustazione, collocata al livello più alto, dove attraverso grandi vetrate si gode di bellissima vista sulle vigne circostani, che sfumano sul mare all’orizzonte.
La cantina, opera del progettista arch. Paolo Meng, la cui costruzione è durata quasi otto anni, è in gran parte sotterranea e si sviluppa per circa 1.200 metri quadrati.
Siamo nel carso: il Carso è pietra plasmata dal tempo Dalla roccia calcarea sciolta dall’acqua è nata la poca terra rossa i semi delle piante che trasmigrano da oriente a occidente spinte dal vento hanno lasciato la loro traccia in questa strettoia fra il mare e i monti l’uomo ha usato quello che ha trovato
è riuscito a coltivare sulla pietra i suoi animali hanno brucato in ogni angolo dopo il Carso brullo e inospitale il verde è tornato protetto, amato, goduto.
Sempre affascinato dalla particolarità, dalla bellezza naturale ed unica della pietra Zidarich ha voluto sperimentare la vinificazione nei tini di pietra. La vinificazione nei tini di pietra,ha origine in epoca preistorica. Nel secolo scorso tali contenitori venivano usati per la conservazione di vari alimenti, tra cui anche il vino. Da tanto cercava una valida alternativa ai tini in rovere. Creando questi tini ha voluto stringere ancora di più il legame in maniera inequivocabile dell’azienda con il territorio cercando anche di valorizzare la pietra locale di Aurisina. Il tino in pietra, oltre ad essere realizzato in un materiale naturale da artigiani locali, è in grado di mantenere la temperatura costante. I maestri Marko e Kristjan Zidaric hanno così dato forma ad un tino unico, fatto di 5 pezzi (anelli) di marmo impilati ed assemblati mediante adesivo alimentare. Una volta raccolta la varietà della vitovska, viene diraspata e messa nella vasca di pietra, dove avvengono poi la fermentazione e la macerazione. Le bucce rimangono a macerare per circa 18 giorni, dopodiché il vino viene travasato e messo nelle botti di rovere per circa 2 anni.
Il carso è la mia terra, rappresenta il mio modo di essere e di pensare.
Il Carso è vita e lavoro.
Credo nella tradizione e vocazione della mia terra, produco vini in modo naturale, secondo il concetto dei vini veri.
(Beniamino Zidaric)
EMOZIONE: ELEGANTE, MINERALE IODATO DALL’EQUILIBRATA GIOVINEZZA
Degustazione: Presso la cantina aziendale il 03-01-2020 con il Produttore