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    Home » Opificio del Pinot Nero: Pinot Nero 2015 di marco buvoli
    Rossi

    Opificio del Pinot Nero: Pinot Nero 2015 di marco buvoli

    17 Marzo 2019Aggiornamento:28 Novembre 2023Nessun commento2 Minuti a Leggere
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    7.4
    • Profumo 7
    • Gusto 7
    • Emozione 7.5
    • Bevibilità 6.6
    • Colore 9
    • Le Classificazioni Degli Utenti (0 Voti) 0

    Aspetti Positivi:

    Colore: rubino medio con riflessi granato luminosi quasi brillanti.....una chicca che trovi nei migliori borgogna; Profumo: marasca, fiori sambuco, spezie nere, tabacco dolce; Gusto: bella apertura in esta, con corpo ampio di struttura, sapido con buona acidità, coda lunga , abb. spessa con finale sottile di confettura ribes rosso. Tannini abbastanza morbidi ancora in lieve evoluzione. EMOZIONE: UN PULEDRO DI RAZZA

    Aspetti Negativi:

    leggermente giovane

    Cantina:

    Opificio del Pinot Nero s.a.s.

    Nome:

    Pinot Nero

    Annata:

    2015

    Gradazione:

    13,0° vol.

    Provenienza:

    Via Mondeo, 1 - Gambugliano (VI)

    Prezzo medio:

    30 euro

    La storia della famiglia Perini inizia indietro nel tempo, nei primi del novecento, i bisnonni acquistarono i vigneti dalla Chiesa, allora proprietaria di numerose terreni. La maggior parte degli agricoltori che utilizzavano tecniche spartane sia in vigna che in cantina, capirono le potenzialità di queste uve, di cui la Santa Maria è sicuramente la protagonista; uva dolce non stucchevole, coltivata  in un terreno sabbioso derivante dalla presenza del mare ritiratosi  milioni di anni fa, e dalla presenza di calcare, con inclusioni di fossili marini.

    Il padre Enzo tramandò gli insegnamenti ai figli, tra cui l’antica tecnica dedicata all’appassimento delle uve; trascorsero gli anni e grazie all’aiuto del fratello Luigi, oggi scomparso, l’azienda si ampliò, fu una delle fondatrice della DOC di Vigoleno e sostenitrice del mantenimento di un disciplinare restrittivo di sole uve locali.

    Tre ettari e mezzo a vigneto di proprietà, dislocati in più parcelle nel comune di Vigoleno e Bacedasco, di cui 1.5 ettari atti alla produzione del dolce nettare, in particolare di uva Santa Maria che compone circa il 60% del vin santo dell’azienda, di cui una vigna di 70 anni funge da madre per la selezione massale (si scelgono i soggetti con le caratteristiche migliori all’interno di un vigneto, si controllano prima della vendemmia le viti e gli eventuali attacchi di parassiti o virosi e si prelevano nel periodo della potatura invernale le marze – parte della vite che porterà foglie e frutti- adatte per l’innesto sulla talea americana) dell’azienda ed anche per  altri produttori, in quanto non esiste un vivaista che produce le barbatelle di questi rari vitigni; questo è anche uno dei motivi che ha portato progressivamente all’abbandono della produzione del Vin Santo di Vigoleno

    EMOZIONE: DENSO E SPEZIATO

    Degustazione: presso l’azienda 05/08/2019 con la proprietaria

    Una sera dell’inverno 1997, mentre seduto di fronte al camino beveva – assaporandone ogni sorso – un vecchio Champagne blanc de noir acquistato in Francia durante uno dei suoi numerosi pellegrinaggi vinicoli, Marco decise che anche lui voleva onorare quell’uva meravigliosa che si chiama Pinot Nero, che anche lui voleva creare bollicine importanti e complesse, che non si fermassero alla bocca ma che arrivassero prima al cervello, e da lì, dirette al cuore.  È da allora che Marco decide di dedicare una parte della casa a cantina ed inizia a progettare i vini che troviamo oggi nelle cantine degli appassionati, siano essi ristoratori o privati.

    L’OPIFICIO DEL PINOT NERO è l’azienda nata per commercializzare i vini pensati e sviluppati da Marco Buvoli a partire da quella sera, da quella bottiglia e da quel camino.

    L’Opificio è il luogo in cui l’artigiano riflette, crea e costruisce: è la sua officina, il suo laboratorio. L’opificio di Marco Buvoli è la sua piccola cantina, che lui chiama laboratorio creativo. È questo il luogo dove vengono pensati i suoi vini, dove Marco esprime al meglio la sua ricerca del “pinot nero perfetto”. Nel suo laboratorio, pieno di piccole botti, tini in rovere e vasche d’acciaio, Marco sperimenta varie techiche di vinificazione che verranno poi applicate alla produzione vera e propria, nelle cantine dei suoi amici d’avventura.

    Invecchiando, migliora: ne bevo molto, chissà che non faccia lo stesso effetto anche a me……(M.B.)

     

    EMOZIONE: UN PULEDRO DI RAZZA

    Degustazione – Vieni in Villa del 20-05-2018-Isola Vicentina (VI)

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    marcomassimi001
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