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Location 7.0
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Cortesia del personale 8.5
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Sito Web 8.5
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Qualita/Prezzo Vini 6.8
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Emozione 8.0
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Le Classificazioni Degli Utenti (0 Voti)
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Il mese di novembre è considerato dagli eno-appassionati il mese in cui viene organizzato uno degli appuntamenti più importanti dell’anno: il Merano Winefestival, 11.500 presenze con un indotto pari a circa 10.000.000 di euro.
Fondato 28 edizioni orsono da Helmut Kocher, dal 1992 celebra le eccellenze del vino e del gusto che ogni anno si distinguono per la loro personalità, carattere ed unicità, valutate e selezionate dalla commissione di degustatori The WineHunter.
“Excellence is an attitude” è il motto che rappresenta e rispecchia la filosofia del fondatore, che quest’anno ha reso il tributo a Leonardo Da Vinci, esperto di enologia e ricerca dell’eccellenza nel 1500, creando uno spazio dedicato nel cuore del Kurhaus , centro della manifestazione.
Da venerdi 8 a martedi 12 , numerosi appuntamenti si sono succeduti alle classiche degustazioni ai banchi d’assaggio, inaugurando la manifestazione con il Gala Dinner , una cena di alta cucina abbinata a vini di alta qualità.
A celebrare la 28esima edizione, sono state cinque giornate piene di emozioni, contenuti, idee da scoprire: oltre 950 case vitivinicole, tra le migliori in Italia e nel mondo, e più di 120 artigiani del gusto. Novità dell’edizione 2019 The Circle. People Lands Experiences, un programma di iniziative e di intrattenimento in Piazza della Rena, dedicate a storie di uomini, di cibo, di vino e di territori.
All’interno delle Masterclasses hanno avuto luogo una varietà di degustazioni guidate con eccellenze enologiche nazionali ed internazionali, con lo scopo di creare cultura e sapere, anche per il fine benefico di questa edizione.
E ancora, il settore più in crescita degli ultimi anni, quello dei vini biologici, biodinamici, naturali, “orange” e PIWI (vitigni resistenti alle malattie), a cui è stato dedicato uno spazio nella giornata di apertura.
Il Fuorisalone Merano WineCityLife ha intrattenuto i visitatori dopo la chiusura dell’evento e il pubblico esterno, creando momenti di svago e di divertimento, mantendo il motto della manifestazione di ricerca e qualità.
Interessanti sono state le presenze delle regioni Sardegna e dei Consorzi dell’Oltrepò Pavese, Barbera d’Asti e Prosecco che oltre alle degustazioni dei propri vini, hanno condotto degustazioni a confronto con altri territori, comparando le analogie, differenze e caratteristiche dei vini ad un pubblico attento e curioso.
Essendo una manifestazione molto ricca di eventi, da qualche anno, il nostro gruppo dedica un approfondimento specifico alle nostre degustazioni; in questa edizione si è voluto approfondire un’area normalmente meno gettonata, ma a nostro avviso molto interessante, per trovare vere e proprie particolarità enologiche, spesso rappresentative per dei territori meno conosciuti dai più. La scelta quindi è andata alla sala superiore delle New Entry del Kurhaus, denominata Czerny Saal, ricca di produttori esteri e con qualche presenza del sud Italia.
Iniziamo con la splendida e soleggiata terra di Gallura, a nord est della Sardegna, nel comune di Monti, in provincia di Oristano dai terreni granitici in cui si trova l’unica Docg dell’isola.
“Hysony” Vermentino di Gallura Docg Superiore 2018 – Az. Pedra Majore
La cantina è guidata dai cinque fratelli Isoni, la conduzione è biologica.
Nonostante, il colore giallo paglierino con sfumature verdoline racconti gioventù, il vino mostra struttura e complessità. Profumi floreali di zagara, erbe aromatiche, lievi percezioni di miele che si svilupperanno nell’evoluzione; la salinità del mare conduce alla chiusura del sorso avvolgendo la fruttuosità tropicale.
“ I Graniti” Vermentino di Gallura Docg 2018- – Az. Pedra Majore
Dalle vette granitiche del Monte Limbara, riscontriamo la bevibilità tipica del territorio, correlata dalla sapidità iodata del mare. Giochi di frutta e fiori gialli assecondano le erbe aromatiche di timo, capperi, macchia mediterranea. Il sorso mediamente lungo e intenso, accompagna le stesse sensazioni olfattive, mantenendo il carattere gallurese.
“Sumere” Canonau di Sardegna DOCG 2015– UnMarediVino –
Con questo vino dedicato al padre Pietrino per i suoi 90 anni, l’azienda ed in particolare Gioachino hanno raggiunto livelli molto alti nella panoramica dei vini rossi di “Razza”; un affinamento delle uve leggermente passite in pianta per 21 mesi in barrique, da subito colpisce il bel color rubino intenso luminoso, poi il naso avvolgente con sentori di marasca, mora matura e cannella, per poi passare ad un sorso ampio, di struttura ma di un’eleganza e complessità unica, che esprime i sentori tipici del varietale, con tannini equilibrati che solleticano il palato per giovinezza come per giocare, per proseguire con una coda lunghissima, dritta, interminabile con note di Cassis, cannella e pepe nero. Una beva importante e coinvolgente per un Grande Cannonau di Sardegna.
Successivamente assaggiamo alcuni Champagne, scegliendo quelli che non saranno presenti il giorno successivo al Catwalk Champagne, degustazione esclusiva dedicata alle maisons francesi della Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Cote de Blancs e la piccola ma sempre più ricercata Aube, dove abbiano trovato interessante:
“Louis Victor Fut de Chene brut” S.A. – Champagne A. D. Coutelas –
Una bollicina classica con 1/3 di Pinot Nero 1/3 di Chardonnay ed 1/3 di Meunier, intrigante e fresca, con un perlage sottile e persistente, dalla piacevole salinità iodata, con una buona spalla acida citrina dai sentori di Bergamotto maturo, che prolunga nel finale elegante di zenzero e lieve pepe rosa.
Un’ incursione in Mosella, zona della Germania tra le più vocate al mondo per la coltivazione del Riesling Renano, dove abbiamo adocchiato un paio di etichette:
“Bernkastel Lay Riesling GG 2016”- Az. S.A. Prum
Un riesling che racconta il suo essere agrumato all’olfatto con le note di idrocarburi che caratterizzano l’aspetto gustativo, caratterizzando un vino giovane dal grande potenziale di invecchiamento.
“ Wehlen Sonnenuhr Alte Reben Riesling GG 2004” – Az. S.A. Prum
Il colore giallo intenso, quasi dorato invita a scoprire i profumi che scatenano le nostre emozioni grazie alle sensazioni idrocarburiche accompagnate da frutta gialla matura, che perdurano nella persistenza infinita e morbida
Ed eccoci a Minis, in Romania, presso un’azienda la cui conduzione enologica è di Riccardo Cottarella. Iniziamo con il vino derivante dall’omonimo vitigno.
“Feteasca Regala 2018 ” – Az. Dorvena – Genagricola
un bianco di matrice italiana che ricorda un Trebbiano di Soave; profumi fruttati di pesca nettarina, susina, fiori di biancospino, paglia fresca, foglie intere di tè bianco. In bocca è elegante, di medio corpo, la persistenza accompagna la freschezza che invita al secondo bicchiere.
“Feteasca Neagra 2017 “ – – Az. Dorvena – Genagricola
un vino rosso intenso dai riflessi purpurei che mantiene i caratteri vinosi e frutti rossi croccanti sia nel ventaglio olfattivo che gustativo.
sempre in Romania, a Urlati abbiamo il piacere di raccontarvi:
“Feteasca Regala 2018 “- Az. Lechburg Winery”
Il vino presenta una spina dorsale ricca con un estratto maggiore rispetto al Feteasca Regala degustato in precedenza, confermato dalla densità che si percepisce alla rotazione del calice.
“Gewurztraminer 2018 “ – Az. Lechburg Winery”
Il colore giallo paglierino intenso, presenta profumi intensi di pietra focaia, la spina dorsale ricca e di buon estratto, trattiene la forza alcolica. Un Gewurztraminer insolito, il cui varietale si fa scoprire durante la degustazione, lasciando spazio all’impronta territoriale.
“Pinot nero 2018”– Az. Lechburg Winery
Molto interessante, dallo stile americano, con la vinosità di gioventù del vitigno coltivato nelle terre della Valle d’Aosta.
Sempre diretti dall’enologo Riccardo Cottarella due new entry da Israele
“Dabouki 2018” – Az. Cremisan Wine Estate (Jerusalemme, Israele)
Vino ottenuto dall’omonimo vitigno a bacca bianca, le note fruttate di pera, pesca, fiori bianchi, accompagnano l’assaggio nella piacevole bevibilità.
“Baladi” 2015” – Az. Cremisan Wine Estate
Dall’omonimo vitigno a bacca nera, che gioca sul frutto rosso scuro croccante, un vino che può essere degustato tutto l’anno, giocando con le temperature di servizio.
E una particolare joint venture Italo francese tra la famiglia Comte de Thun (Domaine du Comte de Thun) e la famiglia Cottarella (Riccardo Cottarella)
“X may 2015” Domaine du Comte de Thun
le due famiglie unite non solo per la passione del vino, o per il puro senso degli affari, ma per amicizia e stima reciproca, ma anche sperimentazione, un cabernet franc in purezza con una tiratura limitata di sole 3700 bottiglie, noi abbiamo avuto la fortuna di degustare la nuumero 2850; gli enologi Caporro , Falluto e Cottarella hanno creato questo vino, affinato per 36 mesi in barrique di rovere nuove, 14 gradi alcolici non sentiti, portato al sorso nota frutti rossi, erbe aromatiche ed una spalla acida evolutiva, che persiste suovemente nella minerale calcarea, con tannini presenti ma composti, una coda molto lunga e dalle note erbacee che donano una particolarmente freschezza, che si conclude in una delicata speziatura di noce moscata e pepe nero.
Ed infine ci siamo dedicarci ai vini georgiani, nuova frontiera del vino naturale, ove le vinificazioni sono prevalentemente in Qvevri, le tipiche anfore di terracotta interrate, spesso utilizzate per le macerazioni prolungate nel tempo. Un lungo tavolo al centro della sala presenta gli otto produttori partecipanti dell’Association DMO “Visit Kakheti” (Destination Management Organization – ” Visit Kakheti “), che ci accolgono con i loro iconici vini tra i quali ci hanno colpito:
Rkatsiteli 2017 – Az. Jakeli Organic Wine and Vineyard (Kakheti )
Un Amber wine che mostra l’essenza di un bianco ma il carattere deciso di un rosso, un tannino che fa capolino nell’estrema bevibilità del sorso.
“Saperavi 2017” – Az. Jakeli Organic Wine and Vineyard (Kakheti )
E’ il punto di partenza di un approfondimento dedicato all’omonimo vitigno, apparentemente giovane nel suo stato evolutivo, risulterà essere il più morbido ed equilibrato tra i campioni degustati, nonostante pecca un po’ nella tipicità.
“Mtsvane 2018”- Az. Marani Milorauli
Amber wine, lascia stupiti i degustatori per il colore che sfuma nelle calde scie del tramonto. Il bouquet olfattivo si rivela a intervalli, fiori di campo, camomilla, zagara, pesca nettarina, spezie rinfrescanti di zenzero, pepe bianco, anice.
“Tavkveri 2018” – Az. Nasrashvili Family Winery (Okami, Kakheti)
Dall’omonimo vitigno, un vino rosso la cui fermentazione e sei mesi a contatto con le bucce nelle anfore, dona austerità e compostezza con tannino quasi astringente.
“Saperavi 2016” – Az. Winiveria
Il vino che a nostro parere ha rispecchiato il varietale, dal colore purpureo con profumi fruttati di ciliegia, mora selvatica, mirtilli, fiori di iris, orchidea, in sottofondo note vegetali di sottobosco in autunno. Sorso apparentemente delicato, ma di grande spessore nel suo estratto e nella persistenza gustativa.
“Khikhvi 2018” – Az. Qvevri Wine Cellar (Gurjaanni)
Vitigno autoctono che fermenta e matura nei Qvuevri , rientra in pieno nella categoria amber wine, grazie al colore dorato intenso che vira alla preziosa pietra. Sensazioni di orzo, frumento, erba secca conducono al sorso schietto e sincero con percezione tannica delicata.
“ Saperavi 2017”
Vincitore del “Saperavi International 2018”, un vino che accoglie le nostre percezioni odorose e gustative nell’accordo di una sinfonia musicale.
La nostra degustazione termina con una chicca
“Amaria 2011” – Az. Chateau Mere ( Kakheti )
Un vino liquoroso di 20% vol. a base di Saperavi, che il produttore ci racconta è stato vinificato come un Porto originario della Valle del Douro in Portogallo. Il colore aranciato ma dalla vivacità accattivante, invita a portare il calice al naso e scoprire l’ampiezza dei profumi, sensazioni eteree che scivolano nelle note fruttate di marasca sottospirito, prugna secca, mora di rovo, pesca nettarina, chiodi di garofano, note tostate di cremino. Un vino, la cui persistenza ci ha accompagnato all’uscita del Kurhaus, rendendoci appagati nella scoperta di vini non sempre conosciuti, attraverso i loro produttori che hanno voglia di far comprendere il proprio territorio.
(troverete la recensione di alcuni vini elencati sul nostro blog www.l’indovino.it )
Sicuramente una grande organizzazione per il secondo evento enologico italiano, sempre in ampliamento con eventi diretti ed indiretti, ricche masterclass, in una coinvolgente location, emblematico esempio di arte liberty nell’arco Alpino, ben organizzato anche il servizio interno, adeguato il calice e relativa tracolla forniti per la degustazione, ben fatta e fruibile la guida consegnata all’ingresso, molto efficace e comprensibile il sito web, eccellente la selezione dei vini in mescita, ove c’era solo l’imbarazzo della scelta. Riguardo al prezzo dell’evento, pari a 100 euro via internet o 115 euro in loco, seppur tanti lo trovino estremamente importante, dobbiamo considerare il tenore e particolarità degli eventi organizzatii ed in particolare la qualità dei vini in degustazione, con etichette molto blasonate, ricche di storia, e dai costi importanti, poi dalla mole di persone presenti all’evento possiamo affermare, che sicuramente non è stato un prezzo troppo ostativo. A proposito della persone presenti, come è nostra abitudine in sola chiave collaborativa, pensiamo che gran parte delle sale, siano da alcuni anni, divenute pressochè poco praticabili, con lunghe code in quelle rappresentanti una moltitudine di eccellenze enologiche, ed all’interno delle stesse si complicavano ulteriormente le difficoltà nelle degustazione ai banchi d’assaggio. Ci permettiamo di suggerire all’organizzazione di valutare attentamente il problema, che a nostro avviso ha toccato la saturazione nella giornata di Sabato, con molte lamentele da parte dei partecipanti e produttori. Contiamo nel pragmatismo Altoatesino o meglio Sudtirolese, che di natura affronta i problemi, il più delle volte, risolvendoli positivamente.
Purtroppo la pioggia associata alla rigidità del clima ha penalizzato gli eventi del fuori salone, seppur in strutture temporanee coperte. Ci congediamo dal nostro racconto, anticipandovi che seguirà a breve uno specifico articolo riguardante la giornata di martedì 12, dedicata esclusivamente al mondo delle bollicine …….con Catwalk Champagne……e chicche in fondo al mare……
Maura Gigatti e L?Indovino